Siamo come la terra in gennaio
La grande alluvione (ed. 2004), pp. 87-89
Siamo come la terra in gennaio.
Sotto la crosta gelida, nerastra ed inerte, nascondiamo la promessa della vita futura. Perché, al di là di ogni menzogna, questo nostro dolore è soltanto la metà di noi stessi. Malgrado il tormento ci attanagli le viscere, non cessiamo di udire, vedere, sentire. E questa è l'altra metà di noi stessi, quella che è fatta di cose vive ed eterne che bussano prepotenti ai nostri sensi: il vagito di un bimbo appena nato, il profumo dei fiori di campo, la carezza calda del sole sulla pelle nuda, il sapore del vino bevuto a gola aperta, i colori incredibili di un tramonto, il picchiettare gioioso della pioggia primaverile sulle foglie del carrubo.
Il tempo non ci restituirà più quello che abbiamo perso. Ci darà in cambio qualcos'altro che non apprezzeremo abbastanza, sino a quando avremo la presuntuosa certezza che niente, mai, ce lo toglierà.
Sulla faccia del mondo, l'alluvione di Modica ha avuto appena il significato di una lagrima. Ci scuoteremo di dosso il fango e l'angoscia e rideremo, piangeremo ed ameremo ancora.
Ed intanto, sulla terra che copre il corpo di mio figlio, continuerà a crescere l'erba.
Sotto la crosta gelida, nerastra ed inerte, nascondiamo la promessa della vita futura. Perché, al di là di ogni menzogna, questo nostro dolore è soltanto la metà di noi stessi. Malgrado il tormento ci attanagli le viscere, non cessiamo di udire, vedere, sentire. E questa è l'altra metà di noi stessi, quella che è fatta di cose vive ed eterne che bussano prepotenti ai nostri sensi: il vagito di un bimbo appena nato, il profumo dei fiori di campo, la carezza calda del sole sulla pelle nuda, il sapore del vino bevuto a gola aperta, i colori incredibili di un tramonto, il picchiettare gioioso della pioggia primaverile sulle foglie del carrubo.
Il tempo non ci restituirà più quello che abbiamo perso. Ci darà in cambio qualcos'altro che non apprezzeremo abbastanza, sino a quando avremo la presuntuosa certezza che niente, mai, ce lo toglierà.
Sulla faccia del mondo, l'alluvione di Modica ha avuto appena il significato di una lagrima. Ci scuoteremo di dosso il fango e l'angoscia e rideremo, piangeremo ed ameremo ancora.
Ed intanto, sulla terra che copre il corpo di mio figlio, continuerà a crescere l'erba.