Origini del doppio cognome
Alla ricerca del tempo perduto, pp. 49-50
(…) L’anno 1928 è da ricordare per un avvenimento che mutò il mio cognome (e quello dell’intera famiglia) da Scala a Modica. La faccenda ebbe inizio con la domanda di pensione, inoltrata da nonno Pietro, per la morte in guerra del figlio Giovanni. In casi di questo genere, almeno allora, le autorità militari richiedevano l’albero genealogico del defunto. Dalle ricerche effettuate, risultò che il cognome del defunto, nel 1845, non era Scala, bensì Modica, soprannominato Scala.
A questo proposito, ho già avuto modo di scrivere che l’uso del soprannome, per tutto il medioevo ed oltre, non aveva sapore di ingiuria o carattere dispregiativo, ma serviva ad identificare, senza possibilità di errori, il titolare di un cognome comune. Poteva essere l’indicazione del luogo d’origine (Vanni u’ rausanu), o del mestiere esercitato (Pietru u’ craunaru), oppure di un particolare difetto fisico (Tanu u’ zuoppu), oppure ancora di una somiglianza fisica o caratteriale con un uomo famoso (Menu napuliuni). Come si vede, niente di più innocuo.
Ora, io non so con esattezza perché questo mio trisavolo fosse soprannominato Scala; mio nonno Pietro mi raccontava che il motivo era dato dalla scala che suo padre portava in spalla, una piccola scala che gli serviva per esercitare il suo mestiere di potatore e bacchiatore. In effetti, il soprannome, in vernacolo, era Scalidda, ossia piccola scala.
Pare che quando nacque mio nonno Pietro, la “mammana” (levatrice di allora), portò il bimbo all’ufficio dello stato civile e lo denunziò come figlio di Don Turiddu Scalidda.
“Già, Scalidda – osservò sarcastico l’impiegato che, in quanto ad istruzione non stava meglio del mio bisnonno –. Si dice “Scala!”. E senza fare altri accertamenti, iscrisse mio nonno come Pietro Scala, figlio di Salvatore Scala.
In conseguenza, dal 1873, anno di nascita di mio nonno, sino al 1928 – vale a dire per oltre mezzo secolo – mio nonno, mio padre, io e mia sorella, oltre tutti i figli di nonno Pietro, ci chiamammo legalmente con il cognome di Scala. Per effetto della sentenza del Tribunale di Modica, emessa il 9 ottobre del 1928, tutti i membri della famiglia Scala ripresero l’originario cognome di Modica.
Con provvedimento a parte, mio padre, e soltanto lui, ai fini esclusivamente commerciali, fu autorizzato ad usare il doppio cognome di Modica Scala.
A questo proposito, ho già avuto modo di scrivere che l’uso del soprannome, per tutto il medioevo ed oltre, non aveva sapore di ingiuria o carattere dispregiativo, ma serviva ad identificare, senza possibilità di errori, il titolare di un cognome comune. Poteva essere l’indicazione del luogo d’origine (Vanni u’ rausanu), o del mestiere esercitato (Pietru u’ craunaru), oppure di un particolare difetto fisico (Tanu u’ zuoppu), oppure ancora di una somiglianza fisica o caratteriale con un uomo famoso (Menu napuliuni). Come si vede, niente di più innocuo.
Ora, io non so con esattezza perché questo mio trisavolo fosse soprannominato Scala; mio nonno Pietro mi raccontava che il motivo era dato dalla scala che suo padre portava in spalla, una piccola scala che gli serviva per esercitare il suo mestiere di potatore e bacchiatore. In effetti, il soprannome, in vernacolo, era Scalidda, ossia piccola scala.
Pare che quando nacque mio nonno Pietro, la “mammana” (levatrice di allora), portò il bimbo all’ufficio dello stato civile e lo denunziò come figlio di Don Turiddu Scalidda.
“Già, Scalidda – osservò sarcastico l’impiegato che, in quanto ad istruzione non stava meglio del mio bisnonno –. Si dice “Scala!”. E senza fare altri accertamenti, iscrisse mio nonno come Pietro Scala, figlio di Salvatore Scala.
In conseguenza, dal 1873, anno di nascita di mio nonno, sino al 1928 – vale a dire per oltre mezzo secolo – mio nonno, mio padre, io e mia sorella, oltre tutti i figli di nonno Pietro, ci chiamammo legalmente con il cognome di Scala. Per effetto della sentenza del Tribunale di Modica, emessa il 9 ottobre del 1928, tutti i membri della famiglia Scala ripresero l’originario cognome di Modica.
Con provvedimento a parte, mio padre, e soltanto lui, ai fini esclusivamente commerciali, fu autorizzato ad usare il doppio cognome di Modica Scala.